lunedì 20 gennaio 2014

Mietta vs. Arhia - Io per te

Non ti ascoltano

. . . O non ti ascoltano o ti dicono non ci pensare, tanto poi passa. Ma se te ne sto parlando forse è proprio perché non passa,no? Oppure se ne escono con il magico un giorno: un giorno capirai, un giorno, quando avrai dei figli capirai, un giorno avrai un lavoro e capirai.
Non si potrebbe cominciare da adesso, a poco a poco, senza aspettare quel giorno maledetto? Oggi. Oggi io voglio capire, non un giorno. Oggi. Adesso. Invece no: quel giorno ti travolgerà e sarà troppo tardi, perché tu, che ci volevi pensare per tempo, non hai trovato nessuno che si degnasse di risponderti. Hai solo trovato qualcuno che quel giorno te lo ha predetto come una profezia di morte e distruzione. . .

Colori. . .



Ogni cosa è un colore. Ogni emozione è un colore. IL silenzio è bianco. Il bianco infatti è un colore che non sopporto: non ha confini. Passare una notte in bianco, andare in bianco, alzare bandiera bianca, lasciare il foglio bianco, avere un capello bianco. . . Anzi, il bianco non è neanche un colore. Non è niente, come il silenzio. Un niente senza parole e senza musica. In silenzio: in bianco. Non so rimanere in silenzio o da solo, che è lo stesso. Mi viene un dolore poco sopra la pancia o dentro la pancia, non l’ho mai capito. . .