sabato 29 ottobre 2011

Sally - Vasco. . .

Illusioni . . .

Questa è la storia di una ragazza la cui vita è molto tranquilla e serena. . .  ma un giorno crede di innamorarsi di un ragazzo poco + grande di lei, che la fa crescere facendole capire che " Chi ama rispetta".
Da quel momento tutto diventa + difficile, lei vede il mondo con altri occhi, non vuole + amare nessuno perchè amare è una parola grande. . .
Conosce molti ragazzi, fa le sue esperienza, per la maggior parte negative ma pur sempre esperienze, finchè incontra un ragazzo che la fa sentire una principessa e che la tratta come nessuno aveva fatto prima. . . .ma anche lui la tradisce e la ferisce alle spalle!
Per la prima volta la ragazza si sente sola e ha paura di tutto, ma sopratutto non riesce più a dare fiducia a nessuno.
Cerca il ragazzo diverso, il ragazzo che con un solo sorriso la facesse sentire protetta, il ragazzo che con un solo sguardo le facesse dimenticare tutto. . .
Cerca ovunque ma quando meno se l' aspetta entra nella sua vita; apre quella porta, le sorride e con il suo sguardo colpisce il suo cuore. . . la rende felice, la sua vita è migliore grazie a lui. . . ma lui la illude, le fa promesse che non può e non vuole mantenere, esce dalla sua vita ma non dal suo cuore.
Lei sta male ma lui torna, poi va via.
Distrugge anima e corpo di lei. . .
Finchè un giorno lui ritorna e capisce cosa vuol dire essere solo un gioco per qualcuno per te indispensabile.
Si sentono e si vedono ma lei non crede più in lui che oltretutto non le dimostra molto interesse. . .
"Ma allora perchè è tornarto?"
"Perchè continua a dirmi frasi che colpiscono al cuore?"
"Perchè di nuovo?"
Queste erano le domande che si ripeteva sempre, ma a cui non trovava risposte. . . ma poi capisce che non è lui, ri esce dalla sua vita lasciando tanta sofferenza dentro di lei. . . quel cuore ferito che qualcuno guarirà ma che nessuno riporterà forte come prima.
Ora lui è felice con un altra e lei lotta contro se stessa convincendosi del fatto che lui non esiste piu!
Ma da qualche parte lei a sentito dire che prima o poi nella vita, la nostra metà, esiste e lei nel profondo del cuore sa di averla già incontrata e persa x sempre!!!

Desideri


"I desideri stavano strappandomi l'anima.
Potevo viverli, ma non ci son riuscito.
Allora li ho incantati.
E a uno a uno li ho lasciati dietro di me...
Ho disarmato l'infelicità.
Ho sfilato via la mia vita dai miei desideri.
Se tu potessi risalire il mio cammino,
li troveresti uno dopo l'altro,
incantati, immobili, fermati lì per sempre a  
segnare la rotta
di questo viaggio strano che
a nessuno mai ho raccontato se non a te."

venerdì 28 ottobre 2011

. . . Silenzio. . .

C'è il silenzio del cielo prima del temporale,
delle foreste prima che si levi il vento,
del mare calmo della sera, di quelli che si amano,
della nostra anima.
Poi c'è il silenzio che chiede soltanto di essere ascoltato.

giovedì 27 ottobre 2011

Storia elfica

«Ho cercato ovunque: nei boschi, lungo le sponde del lago, persino nelle grotte. Ho consultato i libri più antichi nelle migliori biblioteche, ma degli elfi non ho trovato traccia.»
Sono salito dalla Maga a chiedere consiglio e conforto. Ho promesso ad un’amica un racconto sugli elfi, ma la mia ricerca finora è stata vana.
«Non li troverai mai, se non li cerchi nel posto giusto.»
La Maga mi sorride, mentre versa una delle sue tisane in due tazze fumanti che ha disposto sul tavolo di noce. Il gatto, nero come la notte, si stiracchia sul divano, pregustando già i biscotti che arriveranno tra poco. E devo ammettere che questi incontri con la Maga sono molto piacevoli anche per me, che sono più goloso del gatto…
«Tra tutte le creature del Piccolo Popolo gli Elfi sono quelli che maggiormente evitano il contatto con gli uomini. Non hanno bisogno di noi e anzi la nostra presenza li infastidisce. Inoltre è praticamente impossibile sorprendere un elfo, quindi la possibilità di imbattersi in loro per caso è pari a zero. Eppure gli elfi ci sono e anzi, su queste montagne hanno uno degli ingressi al loro regno segreto.»
«Dici davvero?» domando incredulo. «Non ne ho mai sentito parlare…»
In fondo sono ancora scottato per la fotografia della fata che mi aveva dato la maga.
«Conosci i Monti della Luna?»
«Sì» rispondo. «Sono grandi formazioni di granito disgregato. Cumuli di sabbia bianchissima sopra Boleto che creano un panorama lunare. I geologi ritengono che si siano formati quando le rocce che oggi formano la rupe della Madonna del Sasso si trovavano sul fondo di un mare caldo, in un ambiente tropicale, dove c’erano atolli e barriere coralline…»
«Bravo, hai studiato. Meriti un premio.»
La maga mette sulla tavola una scatola di biscotti allo zenzero fatti in casa. Lo sa che adoro i biscotti allo zenzero…
«Quei sabbioni nascondono l’ingresso al Regno degli Elfi. Nel cuore della montagna, scavate nel granito più duro d’Europa, stanno le gallerie e le sale del regno sotterraneo. I cumuli di sabbia altro non sono se non il prodotto dell’azione degli Elfi, che a lungo scavarono la pietra, costruendo lì la loro fortezza. Non c’è modo di entrare lì dentro, se non si conosce la magia elfica che apre la porta.»
Un dubbio mi assale.
«Qualcuno ci ha tentato, forse. Le cave di pietra hanno intaccato la montagna mettendo a rischio la stessa stabilità del Santuario…»
«I cavatori hanno toccato solo la parte più esterna della montagna» la Maga scuote la testa «senza avvicinarsi mai alle sale degli elfi. Ed è stato un bene per loro. E se hanno incontrato qualche prodotto della magia elfica, lo hanno distrutto senza rendersi conto di cosa stavano facendo.»
Ripenso alla storia che mi raccontò tempo fa il vecchio scalpellino, a proposito di una torre di pietra emersa dalla montagna, e mi pare di vedere ancora lo stupore e la meraviglia che lessi nei suoi occhi quando ne parlava. . .

Dentro di noi

Se tracci col gesso una riga sul pavimento,
è altrettanto difficile camminarci sopra che avanzare sulla più sottile delle funi.
Eppure chiunque ci riesce tranquillamente perché non è pericoloso.
Se fai finta che la fune non è altro che un disegno
fatto col gesso e l'aria intorno è il pavimento, riesci a procedere sicuro su tutte le funi.
Ciò che conta è tutto dentro di noi; fuori nessuno può aiutarci.
Non essere in guerra con te stesso: così... tutto diventa
possibile, non solo camminare su una fune, ma anche volare.
Hermann Hesse

STORIA DEI TATUAGGI


Gli scienziati credevano che gli egiziani e nubiani furono i primi ad utilizzare l’arte dei tatuaggi, ma nel 1991 gli archeologi hanno trovato i resti di una mummia conosciuta come ‘‘ l'uomo dei ghiacciai’’ datata intorno al 3300 aC. Questa mummia aveva 57 tatuaggi su tutto il corpo, compresa una linea che partiva dal ginocchio e arrivava alla caviglia. Si ritiene che questi tatuaggi siano stati fatti per la guarigione del corpo.
Nel 1891 un americano di nome Samuel O'Reilly brevetta la famosissima macchina per i tatuaggi. Questa macchina utilizzava un sistema di tipografia particolare: vi era un ago che vibrando molto velocemente e penetrava la pelle facendo sì che il colore arivasse nel posto desiderato e in modo accurato, quindi senza errori.
Samuel O'Reilly è stato dunque il primo artista contemporaneo di tatuaggi. Egli ha anche aperto un centro per i tatuaggi su una piazza di New York, oggi famosissimo.

In alcune culture il tatuaggio è stato usato come modalità per decorare il proprio corpo. In molti paesi come il Giappone e l’India quest’è un'arte molto comune ed è spesso stettamente connessa alla religione. Nella parte indonesiana dell’isola di Borneo, quando un adolescente tornava dalla caccia dei cinghiali, veniva tatuato sulle spalle. Nella Nuova Zelanda le tribù maori consideravano il corpo come un pezzo di legno e usavano piccoli ‘‘coltelli’’ per ‘‘scolpire’’ i tatuaggi nella loro pelle e successivamente riversavano vari colori nelle ferite.

In India e Thailandia inizialmente i tatuaggi erano realizzati dai monaci che segnavano il proprio corpo credendo che i tatuaggi avessero poteri magici. Le donne persiane vedevano invece i tatuaggi come segni indicatori di bellezza. Nel Nord America, i tatuaggi indicavano lo stato civile e venivano addirittura collocati sulle guance delle donne. Nel Medio Oriente ai tempi del Vecchio Testamento, il tatuaggio era utilizzato come mezzo di venerazione degli dèi da parte dei pagani. Anche Mosè fu un sostenitore dei tatuaggi, infatti egli utlizzava questi per commemorare la liberazione degli schiavi ebrei dall'Egitto.

Sebbene gli europei sapevano dell’esistenza dei taguaggi, hanno scoperto in manera più dettagliata quest’arte a partire dal Rinascimento. Sono stati gli amerindi del Nordamerica che hanno portato questa moda anche in Europa.

Anche l’esploratore inglese James Cook ha contribuito alla diffusione della moda del tatuaggio soprattutto in Polinesia (famosi tatuaggi polinesi) ed in Europa grazie alle sue esplorazioni sul Pacifico. A quel tempo i tatuaggi indicavano che le persone possedevano beni che potevano essere utilizzati e venduti come qualsiasi altro prodotto.
A Tahiti, i tatuaggi rappresentavano episodi di vita della persona marchiata.
Quando diventavano adulti, i ragazzi venivano tatuati per indicare questo avvenimento, e quando questi si sposavano venivano tatuati con un altro modello di tatuaggio. Quando l'Impero ottomano arrivò in Bosnia, tutti i soldati sono stati tatuati dalle autorità affichè questi potessero essere riconosciuti nel caso in cui volevano lasciare l’esercito.
Più tardi, i tatuaggi sono diventati una sorta di souvenir per i marinai. Quando questi raggiungevano qualche isola esotica, si facevano un segno per simbolizzare appunto il luogo in cui erano arrivati durante le loro avventure sul mare. Ad esempio, il significato di un tatuaggio che rappresenta un drago è che il marinaio è arrivato in Cina. Inizialmente i marinai utilizzavano il loro tempo libero per imparare quest’arte e successivamente avrebbero praticato questa professione nei loro paesi d'origine. É stato proprio in questo periodo che sono stati creati i saloni di tatuaggio. Come superstizione si usava mescolare l’inchisto con la polvere da sparo perchè si credeva che questa prolungasse la vita.

Attualmente i tatuaggi sono tornati ad essere utilizzati nelle società di tutto il mondo. Ci sono diversi modelli in forma di scritte, farfalle, stelle, disegni, maori, fiori, foto, lettere, angeli ecc..
Essi sono diventati l’espressione di uno stile accettato da tutte le giovani generazioni. Alcuni hanno scelto di esprimere la propria personalità e il proprio carattere attraverso specifici modelli di tatuaggi, mentre altri decidono di fare un tatuaggio per la semplice soddisfazione di avere un disegno sul corpo. Dopo 5000 anni di tradizione in tutto il mondo, non vi è nulla che indichi che la moda del tatuaggio potrà mai scomparire.
In fondo, il tatuaggio non è solo una moda, ma anche una modalità per esprimere se stessi.

mercoledì 26 ottobre 2011

La StOrIa DeLlE fAtE

Dai tempi antichi si narra che le fate possano prendere svariate forme a seconda dei momenti e dei luoghi.
Sono fatte di una materia sensibile e fluida da poter essere plasmata in qualsiasi forma,che può dipendere anche dall'incoscio umano.

Nella realtà esse sono splendide sfere pulsanti di vari colori,che rappresentano la natura e quindi a seconda della tipologia,Fate d'aria,acqua,terra e fuoco.

le Fate

Le Fiammelle,che danno origine al fuoco vivono vicino a candele,vulcani,fonti di calore e la loro trasformazione preferita:la lucertola

Le Ondine,appartenenti all'acqua,leggono il pensiero e proteggono le  persone con poteri esoterici.

Le fate appartenenti all'aria sono le più complete ed evolute poichè possiedono le ali(aria),le gambe(la terra),lo scintillio del fuoco e un movimento fluttuante.elle proteggono i creativi,dando loro l'ispirazione.Si trasformano in farfalle o uccelli amano i bambini e collaborano in particolar modo con le fate dell'acqua.

Le più varie sono le fate di terra che appartengono ai fiori,ai minerali e alla roccia; esse proteggono la famiglia.
solo pochi riescono a vederle e solo in particolari notti di luna piena,quando quella luce  dorata illumina è più probabile avvistare i luoghi fatati.

Avalon,l'isola più magica dove si narra che il mitico Re Artù fu portato ferito a morte per farlo curare da quattro regine delle fate.Ancora oggi si dice che lì nel cuore di una collina incantata giaci in un sonno profondo da cui si sveglierà al tempo per governare i suoi Regni.

gli irlandesi (i più credenti alle fate) hanno dato nomi alle loro isole magici come:
TIRN AILL(l'altro mondo)
TIRN NAM BEO(la terra della vita)

TIRFO THUINN(la terra sotto le onde)

TIR NANG OG(la terra della gioventù)

TIR TAIRNGIRE(la pianura della felicità)

MAG MELL(la pianura del piacere)

In questi magici luoghi vive l'abbondanza e la felicità,non la siccità,l'inverno e regna sempre la primavera con alberi in frutto,rugiada del mattino prati fioriti ed erba verde.E lo stesso per chi ci vive quindi non esistono malanni o vecchiaia,non si lavora poichè si vive dei frutti degli alberi che ri-nascono in continuazione.0a28529e18afacd4af92eee70c60bfbe.jpg

Si dice che alcune di queste isole si manifestino solo di notte o una volta ogni 7 anni; l'unico modo per farle rimanere a galla sia quello di portarvi sopra fuoco e ferro.Accadde a HY BREASIL rimase a galla propio x una freccia infuocata scagliata contro .La descrizione più frequente dell'isola è che sia di forme circolare divisa in due da un fiume.E' stata trovata su vecchie mappe  ma le ricerche non sono ancora giunte a buon fine.
Un altra isola avvistata da marinai è GRESHOLM,al largo della costa Gallese,hanno scorto i Verdi Prati dell'Incanto.
Ed un'altra ancora narra di una terra sommersa nei fondali di un lago Gallese dove si intravede una città con torri e spalti merlati e hanno udito il rintocco di una campana.Si dice che la citta era abitata dalle GWRAGEDD ANNWN,fate del lago che a volte sposano mortali.Un tempo ai primi dell'anno in una roccia si apriva una porta che permetteva il passaggio verso l'isoletta in mezzo al lago.Nel bellissimo giardino vissuto dalle splendide fanciulle(le fate),elle rivelavano ai visitatori i meravigliosi segreti incantati e li invitavano a rimanere.Vigeva una legge e cioè mai portare al di là della porta qualsiasi cosa del mondo incantato.Accadde a un ospite che dopo aver colto un fiore tentò di portarlo fuori appena toccato con un pide la terra sveni e il fiore scomparve per magia e quel magico passaggio si chiuse per sempre.

Sexy Vampire

Tra le tante ‘vampire’ che ci sono, alcune anche molto inquietanti, questa mi è piaciuta particolarmente, è di certo un trucco elaborato, ma molto ben costruito e rimane comunque intenso, misterioso, sexy senza essere volgare o troppo esagerato e per nulla sanguinolento. Ci vogliono delle lenti a contatto da Tim (a sapere chi è e come trovarle), ma forse potete anche farne a meno.