Da piccola sedevo lungo il ciglio della strada,con il mento tra le mani e i gomiti poggiati alle ginocchia.Desideravo una bicicletta colorata,ed una strada dritta,nuova,liscia,asfaltata.
La bicicletta l'ho avuta.Era verde e rosa.Bella,bellissima,scintillante.Me la ricordo come fosse ieri.Non l'ho usata però.Se non per girare intondo.Avevo paura di cadere.Avevo paura di graffiarmi.Avevo paura di graffiarla.Avevo paura di sbucciarmi le ginocchia.Avevo paura di sanguinare.Avevo paura.Perchè la strada dritta,nuova,liscia,asfaltata,altro non era,in realtà,che un sentiero di montagna pieno di curve,di dossi,e di buche.
E allora mi sono detta che,infondo,stavo bene dove stavo.
Oggi.Sono ancora seduta lungo il ciglio di quella strada. . .
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